COSA E’ L’ISTEROSCOPIA DIAGNOSTICA
L’isteroscopia è un esame diagnostico che consente di vedere all’interno della cavità uterina, distesa da un fluido (soluzione fisiologica sterile) con un sottile telescopio di circa 3 mm inserito attraverso la vagina e il collo dell’utero.
A cosa serve l’isteroscopia?
L’isteroscopia è un esame utile per:
– la diagnosi di patologie intrauterine focali (polipi cervicali e endometriali, iperplasia, malformazioni congenite, aderenze, miomi sottomucosi e intramurali, carcinomi);
– per localizzare e rimuovere una spirale ritenuta oppure corpi estranei;
– per studiare la mucosa endometriale nelle varie fasi del ciclo mestruale e per lo studio della sterilità di coppia;
– per studiare la mucosa endometriale durante la terapia ormonale in menopausa oppure durante la terapia con Tamoxifene nei casi di tumore mammario.
Domanda frequentissima: è un esame doloroso?
L’isteroscopia è un esame mininvasivo ma non per questo traumatico. Il progresso della strumentazione e delle tecniche ha consentito negli ultimi anni di eseguire l’esame senza utilizzare lo speculum vaginale e senza dover pinzare o dilatare il collo uterino quindi si ha al massimo una sensazione di mestruazione dolorosa. Naturalmente è molto importante l’approccio psicologico della paziente e la motivazione all’esame. Non richiede alcuna premedicazione o anestesia se non in casi particolari come la stenosi cervicale (casi che non superano il 5 %).
Quanto dura l’esame?
Pochi minuti. Dura senz’altro di più la raccolta dei dati e la preparazione dello strumentario.
Dopo l’esame è necessaria l’assistenza?
No. In genere i disturbi che possono comparire sono lievi e transitori e basta stare sdraiate per una decina di minuti al massimo, ma è una procedura ambulatoriale per cui…
Quali sono le complicanze dell’isteroscopia diagnostica?
– Dolore pelvico (abbastanza frequente ma lieve e transitorio);
– Infezione ascendente (rarissima);
– Reazione vagale (rara).
Tali complicanze sono facilmente evitabili da operatori esperti e con l’uso della corretta strumentazione e tecnica.
L’isteroscopia sostituisce il “raschiamento”?
Si. Oggi il raschiamento deve essere considerato un esame diagnostico obsoleto visto che è una tecnica alla cieca. Molte isteroscopie eseguite dopo un raschiamento hanno dimostrato la persistenza all’interno dell’utero di patologie non diagnosticate.
E sempre necessaria la biopsia endometriale?
No. In alcuni casi però è necessario associare una biopsia all’isteroscopia. Facendola seguire all’isteroscopia la biopsia risulta meno dolorosa ha anche una maggiore accuratezza diagnostica perché viene fatta mirata o orientata sulla lesione visualizzata.
In che fase del ciclo viene eseguita l’isteroscopia?
Risulta più accurata dal punto di vista diagnostico e anche meno dolorosa se eseguita nella fase proliferativa del ciclo – dopo il ciclo mestruale, mentre se eseguita dopo il 14-15° giorno del ciclo nelle donne in età fertile è importante escludere una gravidanza in atto, per cui si consiglia di astenersi dai rapporti potenzialmente fecondanti fino all’esecuzione dell’esame. Nello studio dell’infertilità invece è meglio eseguirla nella seconda fase del ciclo – dopo il 14 giorno. In menopausa invece può essere eseguita in qualsiasi momento.
Non deve esserci inoltre una perdita di sangue perché il sanguinamento rende impossibile la visione.
Può l’esame non riuscire o non essere risolutivo per la diagnosi?
Si. In 2 casi:
– presenza di sangue o abbondante muco in cavità;
– stenosi serrata del canale cervicale che impedisce senza l’anestesia di introdurre l’isteroscopio in cavità.
Si possono eseguire interventi isteroscopici ambulatoriali?
Si. Con lo sviluppo della tecnologia e delle tecniche oggi giorno possiamo eseguire interventi outpatient, senza la necessità di sedare la paziente. Gli interventi office con una selezione adeguata delle pazienti e una tecnica idonea sono indolori e molto vantaggiosi sia per le donne che in questo modo evitano un’anestesia generale o locale e possono tornare subito alle loro attività, senza necessità di ricovero, che per le strutture ospedaliere che in questo modo possono utilizzare le sale operatorie per gli interventi maggiori.
La miniaturizzazione degli strumenti, le nuove tecnologie sono un vero progresso nel campo isteroscopico e ci aprono degli orizzonti affascinanti.